Ciao a tutti!
Ho letto un po' di post e vedo che anche qui, come in tanti altri forum di settore ci sono pareri discordanti sulle normative e sulla loro utilità o inutilità.
Parto con il presupposto che se ENAC ha deciso che gli APR (aeromobili a pilotaggio remoto) sono degli aeromobili e non degli aeromodelli dal momento in cui vengono utilizzati per scopo di lucro, bisogna mettersela via e scegliere come muoversi....
O si fa gli aeromodellisti, o si lavora da pirati, o ci si mette in regola.
L'opzione di lavorare da pirati è ovviamente sarcastica, visto che sono un operatore riconosciuto ENAC, ma spesso la gente mi chiede se c'è la possibilità i lavorare mettendosi in regola vista la normativa molto restrittiva. Di seguito qualche chiarimento in merito:
ENAC ha rilasciato pochi giorni fa una bozza di regolamento (il famoso v2) nel quale inizia a parlare dei droni al di sotto dei 2Kg di peso. In questo post parlerò solo di questa categoria, visto che per portare in aria una gopro non occorrono esacotteri o ottocotteri da 5 o 10Kg.
Il peso medio di un drone per GoPro è tra 1Kg e 1,8Kg. I modelli che vedo maggiormente utilizzati per questa attività sono i Phantom.
Per non tediarvi con tutto il regolamento che è comunque scaricabile qui:
vi consiglio di prestare attenzione all'art.13 che parla appunto dei droni sotto ai 2 Kg:
Art. 13
Operazioni con APR di massa massima minore o uguale a 2 Kg
1. Le operazioni specializzate condotte con SAPR di massa massima al decollo minore o
uguale a 2 kg sono considerate non critiche in tutti gli scenari operativi, a condizione che
gli aspetti progettuali e le tecniche costruttive dell’APR abbiano caratteristiche di
inoffensività.
Quindi i droni sotto ai 2Kg reputati inoffensivi da ENAC potranno volare in TUTTI gli scenari, anche vicino alle persone, senza MAI (e ripeto MAI) sorvolarle direttamente.
Dall'uscita della bozza (tramite la federazione aeromobili a pilotaggio remoto) stiamo cercando di capire cosa siano per ENAC le caratteristiche di inoffensività, e entro fine mese avremo la risposta, per poi capire quali APR potranno volare più vicino alle persone di altri che invece saranno esclusi.
2. In aderenza con quanto disposto al comma 6 del precedente art. 12 e con quanto
riportato nella Introduzione del presente Regolamento, è proibito il sorvolo di
assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive o inerenti forme di
spettacolo o comunque aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di persone.
Personalmente, come pilota e istruttore di volo di APR non trovo sbagliato in divieto di sorvolo della folla. Questi mezzi cadono, e spesso per colpa di chi li pilota che non è abbastanza formato, oltre che per problemi tecnici del modello in sè. In Svizzera la possibilità di volare vicino a persone (senza mai sorvolarle) c'è, e si può fare (se si è professionisti) chiedendo l'autorizzazione per operazione critica. La strada che stiamo cercando di seguire con la Federazione è proprio quella. Non castriamo il lavoro in italia, ma non permettiamo a qualsiasi ragazzino con un drone e una gopro di volare dove gli pare.
3. Per la conduzione delle operazioni è sufficiente che l’APR venga pilotato da persone in
possesso di un Attestato in corso di validità, secondo quanto previsto al successivo art.
21, secondo le previsioni del Manuale di volo o documento equivalente.
Questo attestato attualmente NON ESISTE, stanno creando delle scuole e formando dei piloti per poter accertare le capacità dei futuri "dronisti". Ad oggi chi si certifica ha un attestato di conoscenza delle regole dell'aria, una visita medica di classe 2 e non è obbligatorio avere superato un esame pratico. ENAC in questo caso sta cercando di dare più importanza al pilota che all'operatore, quindi creerà appunto un corso pratico per piloti.
4. Nei casi di cui al precedente comma 3, il pilota assume le funzioni di operatore e le
relative responsabilità, incluse le registrazioni e segnalazioni. Non sono obbligatori i
requisiti organizzativi richiesti agli operatori nei precedenti articoli ma il pilota deve
assicurare la corretta conduzione del mezzo e l’effettuazione della manutenzione
prevista.
Insomma, in parole povere, ENAC sta cercando di responsabilizzare il pilota e di permettere a chi vuole lavorare, di poterlo fare. Pensate quale confusione si è creata tra gli ingegneri ENAC quando hanno iniziato a vedere tutti 'sti cosetti volanti che occupavano lo spazio aereo prima utilizzato solo da aeromobili. Non sono molto elastici, ma daltronde hanno una mentalità aeronautica, non sarebbe neanche corretto che lo fossero.
Con questo post non voglio difendere ENAC o metterlo alla gogna, ho voluto solamente commentare la nuova bozza di regolamento che a mio parere, potrebbe (e ripeto potrebbe), con le giuste modifiche, permettere ai professionisti o a chi sta intraprendendo questa strada lavorativa, di iniziare un lavoro bello, divertente e ben remunerato.
Un saluto a tutti! Questa volta non vi dico buon editing, ma BUON VOLO!