Credo che dal video che ho condiviso sopra si possano trarre alcune considerazioni:
- Pur settando il colore in FLAT abbiamo una gamma colorimetrica non certo "piatta" (come, ad esempio, si verifica con altre videocamere che permettono di settare profili colore come S-log2, Cine4-pro ecc...).
- Pur abbassando l'esposizione fino a -1 (proverò in certe situazioni anche ad andare oltre) la gamma dinamica resta ampia e le basse luci risultano leggibili (vedi parti in ombra del percorso stradale sia in città che sulla statale) a riprova che questa cam è stata impostata con dei valori di esposizione forse "esagerati".
- La scelta di impostazione ISO al minimo disponibile (100) non penalizza le immagini dove l'illuminazione della scena appare risicata e anche zone poco illuminate risultano leggibili. Questo accentua l'impressione che sulla gamma dinamica i margini siano veramente ampi.
Naturalmente mi riferisco alle condizioni ambientali presenti al momento di girare le clip, con un bel sole e cielo sgombro da nuvole.
Con un intervento non eccessivo in fase di editing si potrebbe ottenere un risultato finale accettabile.
Teniamo presente che qualunque apparato foto/cinematografico digitale contiene degli algoritmi scelti dal produttore che, comunque, costituiscono una base inamovibile. In alcuni casi possiamo scegliere il profilo colore che più ci è congeniale e, in fase di post produzione, saremo in grado di apportare tutte le correzioni che riteniamo opportune, ma partiamo sempre da un'immagine con caratteristiche, per quanto "piatte" e, dunque, poco elaborate, scelte dalla cam. Più numerosi sono i dati contenuti nel file e meno "lavorati" dal software interno della foto/video camera, tanto più avremo possibilità di gestione delle nostre immagini.
Però il discorso non è alla portata della gran massa di utilizzatori di action cam. Costoro devono avere a disposizione un oggetto che permetta loro di ottenere foto e filmati correttamente esposti già in automatico (cioè tramite un processo di elaborazione interno alla cam che non richieda ulteriori interventi di correzione).
La HERO 6, da questo punto di vista, necessita di un importante intervento di rimodulazione dei settaggi decisi per default in modo da evitare l'insorgere di tutti i problemi che abbiamo esaminato in questi giorni di prove.
Un aggiornamento firmware appare indispensabile e, si spera, possa restituire una cam più equilibrata e facile da gestire.
In attesa, comunque, per chi ne avesse la necessità, gli interventi manuali sui diversi parametri sembrano poter dare dei buoni frutti e, con una sapiente affinatura in post, garantiranno un ottimo lavoro finale.
Puccio