Video immersivi in immersione: sembra un gioco di parole eppure è un lavoro straordinario che porta ad un livello ancora superiore una tecnologia sempre più richiesta ed apprezzata come il VR360. In questo articolo, verranno svelati alcuni segreti della realizzazione del video VR360 in immersione alla Y-40 con Umberto Pelizzari, realizzato da WAcollective.
Perché un video VR360 in immersione?
Non passa giorno in cui non ci imbattiamo su Facebook o YouTube in un video VR360. Tra le migliaia di foto e video che ci capitano in bacheca tutti i giorni, alcuni ci mettono un secondo in più a caricarsi e ci catapultano in un’esperienza immersiva impensabile fino a qualche anno fa. L’esperienza si fa ancora più incredibile se vissuta con un visore, ma, com’è un po’ per tutti i video, ciò che contribuisce di più a rendere il video unico è la scena ripresa.
Il video che sicuramente vi lascerà di più senza fiato è quello realizzato da WAcollective con Umberto Pelizzari e la sua discesa in apnea nella Y-40, la piscina più profonda del mondo. Scendere a una profondità sempre maggiore insieme al campione, con la possibilità di navigare il lunghissimo tunnel con lo sguardo… provare per credere!
L’idea e l’occasione
Pierpaolo Pighini è stato relatore esterno ospite del Bootcamp di Firenze e ha lanciato nel 2015 WAcollective, un progetto si propone di rivoluzionare lo storytelling con le varie tecnologie in commercio. Proprio lui con i suoi collaboratori hanno realizzato questo straordinario video e ci ha parlato dei problemi che via via si sono trovati a risolvere:
“Quando abbiamo iniziato il progetto WACollective volevamo da subito sperimentare tutte le possibilità del VR360. Tra i vari progetti impossibili (e alcuni tutt’ora solo nella nostra testa) c’era quello di poter utilizzare la nostra strumentazione in acqua.
L’occasione di conoscere tramite Athena uno dei più importanti freediver mondiali come Umberto Pelizzari e di disporre della piscina più profonda al mondo in Italia, Y-40- The Deep Joy, ha fatto il resto.
Video VR360 in immersione: un problema alla volta
Avevamo acquistato il Freedom 360 Explorer con l’obiettivo di poterlo utilizzare in situazioni estreme. Complice la curiosità di Umberto abbiamo fissato un appuntamento e immerso la nostra attrezzatura nella piscina!
Una volta iniziata la nostra nuova avventura, forti comunque dell’esperienza che avevamo già maturato nel settore, abbiamo iniziato a risolvere i problemi che un video VR360 in immersione ci metteva davanti.
Condensa nei Case Stagni
Innanzitutto, il primo problema, ben noto a chi ha una GoPro e fa immersione, è stato quello dell’umidità.
Le videocamere tendono ad appannarsi, e in una piscina termale come quella di Montegrotto questa cosa avviene con maggiore facilità.
Abbiamo quindi dovuto aggirare il problema dello sbalzo di temperatura dovuto all’acqua a 34° con i cerotti anti condensa.
Indice di rifrazione
Secondo problema. Trattandosi di immersione a diversi metri di profondità abbiamo dovuto considerare l’indice di rifrazione dell’acqua. In fisica, l’indice di rifrazione di un materiale, in questo caso dell’acqua, è una grandezza adimensionale che indica la diminuzione della velocità di propagazione della radiazione elettromagnetica quando attraversa questa sostanza. La diminuzione della velocità di propagazione viene accompagnata dalla variazione della sua direzione, secondo il fenomeno, appunto, della rifrazione.
Il problema è stato gestito soprattutto nelle fasi di post produzione per evitare problemi di parallasse.
Il movimento
L’aspetto da considerare è stato quello del movimento. Umberto è sicuramente l’anello di congiunzione che ci unisce ai pesci e, come tale, si muove sinuosamente all’interno dell’acqua. Le riprese con il VR360 necessitano obbligatoriamente di un punto di vista che segue l’azione senza cambi di direzione.
Per questo motivo è stato scartato parecchio materiale perché inutilizzabile.
La chiave è l’esperienza
L’assoluta disponibilità della location e di Umberto è stata la chiave che ha completato il progetto. L’esperienza in un campo sperimentale si acquisisce a tentativi e tanta attenzione. Questo metodo utilizzato dal nostro filmer (Francesco Thilo Sili) ha permesso di raggiungere l’obiettivo”!
Gli appuntamenti di GoCamera Academy
Pierpaolo racconterà tutti i dettagli della loro avventura con Umberto Pelizzari nel workshop gratuito di Sabato 4 marzo all’EUDI Show di Bologna. Scopri il programma
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