Un’esperienza emozionante! Non sarei mai riuscita a immaginarmi quello che si può fare con GoPro Fusion se non avessi avuto modo di testarla in tante ambientazioni diverse. Finalmente un nuovo modo di guardare il mondo, a 360 gradi!
Quel qualcosa in più
Mi sono sempre occupata di video tradizionali e di videocamere con elevate specifiche tecniche, ma mancava ogni volta qualcosa. E ho capito cos’era soltanto quando ho realizzato i primi video con GoPro Fusion. Ciò che risulta insostituibile con questa nuova tecnologia, è la possibilità di dare allo spettatore la libertà di navigare nell’ambiente ripreso a suo piacimento, mostrando anche il retro di ciò che guardiamo, quello che in realtà non avremmo mai la possibilità di vedere.
Il limite ISO
Una cosa che ha catturato la mia attenzione, è la possibilità di cambiare il valore degli ISO a seconda dell’ambiente in cui ti trovi. L’ISO (International Organization of Standard) indica la sensibilità alla luce del sensore della videocamera. La sua giusta configurazione serve a ottenere un’immagine nitida (non sfocata), rispetto alla quantità di luce che si trova nell’ambiente dove si effettua la ripresa.
Nelle migliori macchine fotografiche, il valore ISO può variare da un minimo di 50 a un massimo di 12800. L’alzamento o abbassamento di questi numeri agisce sulla quantità di luce di cui ha bisogno il sensore della videocamera per fare la ripresa. Se aumentiamo il valore dell’ISO, diminuiamo il tempo di apertura dell’otturatore; se diminuiamo il valore dell’ISO, aumentiamo il tempo di apertura dell’otturatore.
Nella Fusion non c’è possibilità di modificare manualmente l’apertura dell’otturatore, ma c’è la possibilità di cambiare la sensibilità dell’ISO. Aumentando il valore degli ISO si amplifica il segnale luminoso, ma se lo si amplifica troppo, si otterrà un “rumore di fondo”. Questo significa un disturbo costituito da pixel casuali sparsi nella foto, che disturberanno l’immagine, dando una sensazione di sfocatura.
Test Limite ISO GoPro Fusion
GoPro Fusion offre tre possibili valori ISO: 800, 1600 e 6400. Qui potete vedere alcune riprese con cambio di ISO messe a confronto, realizzate durante il concerto di Jovanotti a Firenze (Tour 2018), dove la variazione di luce è repentina.
Qua invece, vedete una ripresa fatta all’interno di una cantina, sempre con il cambio dei tre valori ISO sulla Go Pro Fusion, sempre 800, 1600, 6400.
Cosa mi ha colpito
Mi hanno colpito varie cose di questa innovativa videocamera. Per primo la facilità di utilizzo, seguita dalla possibilità di gestire la ripresa dal cellulare, direttamente dall’applicazione GoPro, e infine la semplicità dello stitching. Anche se il software è molto elementare e ancora in fase di sviluppo da parte di GoPro, l’unione dei due flussi video viene realizzato dal programma Fusion Studio, che importa i video delle due camere e li monta in un video a 360° con delle semplicissime impostazioni.
Una volta ottenuto il video, con lo stitching adeguato, si può apportare qualunque tipo di modifica, da programmi di montaggio come After Effects o Adobe Premiere. Da poco questi software sono stati implementati con degli appositi plugin (Mettle Mantra, Sky Box, GoPro), dedicati alla lavorazione dei video a 360°.
Pro e contro
I file ottenuti con GoPro Fusion sono molto pesanti, perché hanno una risoluzione in 5.2K a 30 fsp. La loro lavorazione può essere facilmente realizzata con dei computer di ultima generazione, ma devo dire che sono riuscita a montare singoli frame e video di pochi secondi, anche su un computer di qualche anno fa.
Ne vale la pena?
A livello di action-cam, GoPro Fusion offre un’esperienza visiva unica. Le sensazioni ed emozioni che si provano fruendo di un video a 360 gradi non sono comuni e se vissute con un visore sono assolutamente da provare.
Quindi, il consiglio d’acquisto è “assolutamente si, con un ottimo confronto qualità-prezzo”. Non scordatevi che anche GoPro Fusion è acquistabile rottamando la tua videocamera usata con il Programma Rottamazione GoPro!
Cecilia Lascialfari
Cecilia lavora come professionista nell’ambito di produzioni multimediali, audio e video dal 2010. Videomaker per passione e professione, è molto attiva anche nella produzione di contenuti VR360 con una formazione specifica curata da OmniaVision.
Attualmente lavora per Giunti Editore e cura il proprio canale YouTube dove è possibile visionare alcuni lavori e i suoi test.
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