GoPro Fusion è qui. La realtà virtuale di casa GoPro sta per essere finalmente disponibile al pubblico e l’impressione è quella di un actioncam progettata per essere molto più di una semplice camera per video a 360°.
L’evoluzione della tradizione VR360
Fusion è la sintesi di un lungo percorso che ha visto la nascita di molti dispositivi per acquisire immagini e video a 360°. GoPro stessa è stata promotrice sin dall’inizio di questa nuova tecnologia che ha portato nel mondo del videomaking una ventata di aria fresca.
All’inizio, però, si è subito trattato di qualcosa alla portata di pochi, sia dal lato economico che dal lato pratico. Per realizzare questi video, bisognava utilizzare rig con almeno 6 GoPro incontrando tutte le difficoltà del caso, sia in pre che in post produzione. Costi a parte, realizzare un filmato a 360° era qualcosa di macchinoso da creare, ma estremamente soddisfacente da guardare.
Ma oggi ci siamo e GoPro presenta sul mercato una cam alla portata di tutti o quasi. GoPro Fusion è disponibile al prezzo di 749€ qui in Europa, un prezzo molto competitivo per quello che offre.
Primo impatto
GoPro Fusion è una delle GoPro meglio costruite di sempre: dal LCD retroilluminato che aspettavamo su una GoPro da anni, all’attacco standard GoPro rimovibile con un solido meccanismo a slitta nella parte inferiore della cam.
Le due lenti, una frontale e una posteriore, coprono a 360° tutto ciò che c’è intorno. Esse sono state sapientemente disposte in maniera leggermente asimmetrica, per aiutare quanto più possibile ad eliminare gli errori di parallasse nella fase di stitching.
Il vestito con cui è equipaggiata è quello vincente di GoPro HERO5 e HERO6 Black, impermeabile fino a 5 m. La sensazione in mano è proprio quella di avere una delle ultime due GoPro, sportellini solidi che ospitano da una parte l’ingresso USB-C e dall’altra una batteria raddoppiata nelle dimensioni, ai cui lati trovano alloggio anche le MicroSD, che anche in questo caso sono doppie.
Le lenti sono protette durante il trasporto da un piccolo case semi-rigido, che GoPro fornisce nella confezione. La dotazione della scatola offre, oltre ai vari manuali, batteria e adesivi 3M maggiorati per sostenere il peso doppio di questa GoPro, anche un pole multifunzionale, sostanzialmente il fratello maggiore del GoPro Shorty, con giunti in metallo e un impugnatura che, chiusa da piccole calamite, si apre a treppiede per fornirci la massima versatilità.
Come funziona GoPro Fusion?
Quello che è importante sapere è che all’interno di questa GoPro non avviene nessuna elaborazione. I video a 360° in realtà virtuale, le foto panoramiche e tutte le varie funzioni che vanta questa action-cam, si possono ammirare solo su un computer o su mobile tramite App dedicata (al momento solo su iOS).
Tramite software e app potremo quindi visualizzare video e foto creati su GoPro Fusion, elaborarli, esportarle e salvarle con l’effetto desiderato. Se per le foto, con le loro caratteristiche proiezioni ed effetti come i “little planet”, l’elaborazione risulta piuttosto veloce, per i video non ci sono grandi novità rispetto al passato. Elaborare o meglio “stitchare”, cioè unire-cucire un video a 360°, è un procedimento lungo, che richiede anche ai computer più performanti, tempi di rendering piuttosto lunghi.
Un video alla massima risoluzione concessa da Fusion a 5,2K@30fps, di circa 3 minuti potrebbe richiedere in media un tempo di stitching variabile di almeno 1 ora anche con computer di fascia medio-alta.
Esistono poi anche plugin per il montaggio video di Fusion tramite software professionali come Adobe Premiere ed After Effects, dove tra l’altro ci sono concesse molte più elaborazioni in fase di montaggio. Ma il concetto è sempre lo stesso. Per montare con Fusion alla massima risoluzione, vi servono computer affidabili.
Inoltre i file creati dopo lo stitching, se esportati alla massima risoluzione, sono file piuttosto grandi, svariati GB per pochi minuti di video, esattamente come accadeva con i più grossi rig con 6 GoPro. Tutto questo non vuol dire che siano tutte cattive notizie, si tratta comunque di un percorso per la creazione di un video a 360° molto più facilitato rispetto a un tempo. Non si devono più usare 6 GoPro, né costosi rig, né costosissimi software dedicati che si usavano un tempo per stitchare il tutto.
Audio Spaziale
Una delle novità che GoPro Fusion passa in sordina è quella di una registrazione audio spaziale integrata nel dispositivo, che fino ad oggi si acquisiva solo tramite sistemi di registrazione dedicati. Si tratta di una traccia audio, che ci darà l’impressione di essere immersi nel nostro video a 360°, dando una direzionalità ai suoni nell’ambiente in cui siamo immersi. Un esperienza che ci immerge ancora di più nella realtà virtuale che GoPro Fusion crea.
Compatibilità e accessori
GoPro Fusion è in tutto e per tutto una doppia GoPro. Per tanto non prevede alcun sistema di montaggio dedicato, permettendoci di sfruttare semplicemente il solito attacco standard GoPro a cui siamo abituati. Attacco che su Fusion è di resistente metallo e inserito in un sistema a slitta che fa pensare a futuri aggiornamenti dei sistemi di fissaggio e accessori.
Anche gli adesivi 3M sono maggiorati per sostenere il peso di GoPro, di conseguenza tutti i soliti adesivi piatti e curvi delle classiche GoPro non saranno compatibili a causa del peso doppio.
Rimangono invece compatibili tutti gli altri accessori e in particolare i comandi remoti come lo Smart Remote e Remo. Utilizzare Remo è particolarmente comodo in quanto ci permette anche di dire “GoPro accenditi” alla Fusion spenta, funzione ad oggi disponibile solo su HERO6 Black.
Menù e settaggi possono essere più facilmente manovrati da App mobile. Diversamente, direttamente dalla camera, i comandi ricordano l’organizzazione dei menu di GoPro HERO4, con un menu di impostazioni dedicato ad ogni modalità di ripresa, menù di connessione e menù di informazioni.
La mia video recensione GoPro Fusion
GoPro Fusion è reale, il software un po’ meno
GoPro Fusion al momento è un prodotto largamente annunciato e di conseguenza attesissimo, che però non dispone ancora di un supporto software solido. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno si scarica gratuitamente dal sito GoPro, ma al momento siamo al 50% delle reali potenzialità. Le previsioni sono quelle di portare le attese nuove funzioni nei primi mesi del 2018, che renderanno Fusion ancora più semplice e alla portata di tutti.
Quello che è importante però è che oggi all’uscita, GoPro Fusion è un gioiello perfetto in ogni sua forma, è che lo sarà ancora di più quando verrà perfezionato il lato software. L’hardware invece è ineccepibile e proprio questo fa ben sperare nel nuovo prodotto di GoPro.
Questa GoPro, materialmente trova molte similitudini nella HERO5 Black, impostazioni, ProTune e menu sono quelli a cui siamo ormai abituati. Al 5,2k a 30fps si affianca anche un 3k a 60 fps; abbiamo poi la possibilità di scattare foto in RAW, di eseguire timelapse, sequenze e foto notturne.
GoPro Fusion rappresenta in tutti i sensi il futuro, anche se ora sembra più alla portata di utenti professionisti, questa camera ci introduce a quello che sarà il futuro della action cam.
Non vediamo l’ora di vedere le funzioni che saranno presto disponibili per questa fantastica GoPro, funzioni che interesseranno sopratutto la più grande fetta di utenti GoPro meno abituati a tecnicismi e più affezionati a godersi le proprie avventure da HERO.
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