Durante gli eventi della GoCamera Academy di cui sono relatore, uno degli argomenti che spesso interessa di più è proprio quali sono le inquadrature fotografiche. Il mondo del videomaking è composto principalmente da un unico ingrediente: la creatività.
L’unico modo per distinguersi dalle tonnellate di video tecnicamente perfetti presenti sulla rete, è quello di inventarsi qualcosa di nuovo. Esistono tuttavia delle regole che non si possono soprassedere e cioè quelle della composizione fotografica.
Te le presento in questo articolo: cominciamo subito!
Cosa sono le inquadrature fotografiche?
L’inquadratura è ciò che rientra all’interno della ripresa video. Prima ancora di girare un filmato, devi pensare a come disporre i soggetti all’interno del frame.
Pensa a questo passaggio come se stessi scattando una fotografia. Un filmato infatti, non è nient’altro che una fotografia in movimento dove ogni singolo frame deve rispettare delle regole di composizione.
Esistono moltissime regole di composizione che mirano a dare più o meno importanza ai soggetti a seconda di dove vengono sistemati nell’inquadratura. Tuttavia, alcune risultano dei veri e propri cardini che tutti devono conoscere.
Regola dei terzi
Dividere l’immagine in 9 parti, tracciando 4 linee.
Il soggetto principale deve essere posizionato in uno dei 4 punti chiave in cui si intersecano queste linee. In questo modo, il soggetto verrà messo in risalto e la composizione risulterà gradevole.
Regola dell’aria
Ogni ripresa in cui il soggetto guarda in una direzione, è d’obbligo lasciare spazio visivo in quella parte di inquadratura, soprattutto quando il soggetto è in movimento.
Regola dell’altezza
A seconda di quello che dovrai filmare e dell’importanza della scena, potrai fare riprese orizzontali, dall’alto verso il basso e viceversa.
Regola della simmetria
Le inquadrature fotografiche simmetriche rendono l’immagine equilibrata e attraente per il nostro cervello, che dedica statisticamente più attenzione all’immagine.
Regola delle linee guida
È bene cercare di utilizzare le line presenti nell’inquadratura per guidare l’osservatore verso uno o più punti di interesse nell’immagine: che spesso, corrispondono ai punti chiave della regola dei terzi.
Regola della semplicità
Bisogna sempre cercare di riempire l’inquadratura, ma è bene cercare di non esagerare col piazzare troppi soggetti differenti, che rendono il più delle volte l’immagine caotica e di difficile composizione.
“Seguire le regole è bene, ma lo è anche in alcune occasioni non seguirle”
Per non seguirle è necessario però conoscerle, per sapere come mischiarle insieme ed essere in grado di improvvisare.
Campi e piani
In base alla distanza tra la videocamera e ciò che è ripreso, le inquadrature fotografiche vengono classificate in campi quando l’ambiente è il soggetto principale, ed in piani o dettagli quando il soggetto principale è una persona o un oggetto.
L’inquadratura non si distingue solo in base alla distanza, all’altezza o all’angolazione di ripresa del soggetto. Le inquadrature (e di conseguenza le riprese) video possono essere: fisse, cioè statiche su un treppiede o nella propria mano, o in movimento, dinamiche.
La ripresa in movimento
I movimenti di camera sono inquadrature che variano nel tempo. Possono essere:
- Panoramiche: movimenti semplici che la camera realizza ruotando lentamente in orizzontale e verticale;
- Carrellate: movimenti semplici che la camera realizza senza ruotare su se stessa, ma spostandosi avanti o indietro;
- Movimenti compositi: combinano nei più svariati modi carrellate e panoramiche.
Riprese soggettive
Non dimentichiamoci mai per cosa sono nate tutte le le action cam! Per rendere questo tipo di inquadratura disponibile a tutti e molto più immersiva, grazie ai grandangoli fisheye di cui le videocamere GoPro sono sicuramente regine.
In questo caso la scena viene inquadrata esattamente dal punto di vista di uno dei personaggi, come se la si vedesse attraverso i suoi occhi, in prima persona.
Spero che questo articolo ti sia stato utile. Alla prossima e continua a sperimentare!
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